Hummus di ceci

 

Buon pomeriggio a voi.

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Buonissimo!

Di ricette di hummus in giro sul web ne troviamo parecchie, la cosa importante per me è rendere propria la ricetta, apportando modifiche che corrispondano ai miei gusti e a quelli della mia famiglia.

I ceci nella mia cucina ci sono da sempre, ma l’hummus è entrato da qualche mese e credetemi se vi dico che è diventato un piatto settimanale fisso.

Ne preparo sempre in abbondanza e lo gusto su piadine, pane fresco e, come in questo caso, “cracker con semi di chia” del nuovo brand Güdo

Alcune precisazioni prima di scrivere la ricetta. I ceci vanno pesati da secchi, ma ovviamente bisognerà metterli in ammollo la sera precedente e cuocerli, o come faccio io in pentola a pressione, o con metodo tradizionale in acqua fino a cottura. Inoltre, per questa ricetta avremo bisogno della salsa tahina. Potete prepararla e conservarla (in un barattolino da porre in frigo) anche il giorno prima e tenerla pronta all’occorrenza. Come si prepara?

In un mixer frulliamo:

100 gr di sesamo tostato in padella per qualche minuto facendo attenzione a non bruciarlo

35/ 50 gr di olio di girasole (iniziate con 35 gr di olio poi ne potete aggiungere all’occorrenza)

Ecco la ricetta:

250 gr di ceci secchi messi in ammollo la sera precedente e lasciati cucinare in acqua fino a cottura (potreste usare anche quelli in barattolo, ma a mio avviso il sapore cambia)

2 cucchiai di salsa tahina

il succo di un limone di medie dimensioni

1 spicchio d’aglio privato dell’anima

2 cucchiai di olio evo

mezzo cucchiaino da caffè raso di sale fino

un pizzico di paprika dolce se vi piace

un ciuffetto di prezzemolo

Nel mixer aggiungete tutti gli ingredienti così come elencati e frullate fino ad ottenere una crema non granulosa, ma liscia. Attenzione, potreste avere bisogno di aggiungere liquidità al composto; per questo, per evitare di aumentare la quantità di olio, conservate l’acqua di cottura dei ceci e usate quella se necessario.

 

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Servito su cracker con una spolverata di paprika dolce e un filo di olio evo!

Provate e attendo vostre notizie!

 

La mia nuova collaborazione con Eridania, zucchero d’infanzia!

Buongiorno. Sono qui a scrivervi di una nuova collaborazione.

ERIDANIA SWEET AMBASSADOR

Eridania ha scelto  “La cucina di NiMo” per pubblicizzare lo zucchero per eccellenza.  E’ questa una collaborazione molto sentita perché legata ai miei ricordi di infanzia, ricordi legati a mia madre che dagli scaffali del supermercato  ha acquistato sempre e solo Eridania.

Nel pacco inviatomi ho trovato:

1 confezione di zucchero classico (il primo zucchero dal 1899) nell’astuccio da 1 kg munito di erogatore. Disponibile in formati diversi, ideali per ogni momento della giornata.

1 confezione di zucchero Eridania Zefiro composto da cristalli puri, luminosi e sottili che si sciolgono immediatamente. Infatti Zefiro è ideale per la preparazione della pasta frolla o ancor più semplicemente per addolcire macedonie.

1 confezione di Eridania Tropical, zucchero bruno di canna ideale per le tisane e per i miei cocktail domenicali. Personalmente ne aggiungo un solo cucchiaino al mattino nella mia tazzona di latte e tutto appare più dolce 😉

Passiamo poi allo zucchero a velo. Per noi celiaci, lo zucchero a velo è un alimento a rischio. Dobbiamo quindi scegliere con attenzione… E lo sapevate che lo zucchero a velo Eridania vanigliato (e non) ha la famosa scritta “senza glutine”?! Ebbene sì, possiamo acquistarlo tranquillamente (disponibile nella comoda bustina da 125 gr) ed usarlo per decorare o glassare le nostre preparazioni. Usato e consigliato anche da famosi chef  perché ideale per la preparazione di dessert senza cottura.

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A presto allora con tantissime nuove ricette senza glutine a marchio Eridania.

La vostra Monica 🙂

Zeppole di San Giuseppe

Buon Gluten Free (fri) Day.

Nella Napoli settecentesca, festosa e colorita, il 19 marzo ( S.Giuseppe), i friggitori, per onorare il proprio Santo patrono, disponevano dinanzi alla porta della loro bottega tagliere, bacinelle e padelloni, operando all’aperto il sortilegio della creazione delle zeppole.

Queste che vi presento sono zeppole cotte al forno. Possono anche essere preparate con farine naturali secondo questa ricetta. Io però, questa volta, ho preferito usare Mix per pane Nutrifree. Ed ecco il risultato.

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Ingredienti per 18 zeppole di media grandezza (potete tranquillamente dimezzare le dosi):

250 gr di acqua

125 gr di burro

1 pizzico di sale

250 gr di  Mix per pane Nutrifree

6 uova intere

la buccia grattugiata di un limone intero

In un pentolino versiamo l’acqua, il burro, il pizzico di sale. Lasciamo sciogliere il tutto a fuoco basso, una volta raggiunto il bollore togliamo il tegame dal fuoco e aggiungiamo la farina.  Mescoliamo e rimettiamo sul fuoco, rigirando con un cucchiaio di legno. Quando il composto si staccherà dal pentolino, formando una patina bianca sul fondo (dopo circa 3 minuti), togliamo dal fuoco (aggiungiamo il limone grattugiato e rigiriamo), lasciamo intiepidire.

Nel mixer con fruste da impasto versiamo il composto ottenuto. Attiviamo il mixer e aggiungiamo le uova. Ricordiamoci di aggiungere il successivo solo quando il precedente sarà ben amalgamato. Ho ottenuto un composto liscio e omogeneo. Inserito in una sac-à- poche (con beccuccio a stella di media grandezza) e composto con dei movimenti circolari le zeppole, risalendo con l’impasto chiudendo a cestino.

Forno preriscaldato. Per la cottura 220°C per 15 minuti, dopo ho abbassato a 190°C per altri 15 minuti e altri 5 minuti con sportello semiaperto (potete mettere il cucchiaio di legno tra lo sportello per mantenerlo semi aperto) ^_^

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L’interno delle zeppole

Prepariamo la crema pasticcera. La ricetta la troverete qui (raddoppiando le dosi) e lasciate raffreddare. La crema va inserita nella cavità che si è formata al centro. Ho preferito creare anche delle zeppole a forma di ciambella (come quella che vedete su in foto), in quel caso le ho tagliate orizzontalmente, inserito la crema all’interno e all’esterno.

Versiamo la crema in una sac-à-poche con beccuccio a stella più piccolo e decoriamo. Una spruzzata di zucchero a velo S. Martino (con scritta senza glutine) e non possono mancare le Amarene Fabbri.

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La vostra Monica 🙂

Sacher Torte

Buon venerdì e buon GlutenFree (fri) Day.

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Uhm ma oggi è anche San Valentino!!! Bene, bene. Preparo spesso dolci per il mio “Valentino”, non poteva mancare anche oggi.

Sono anticonformista di natura… preferisco festeggiare l’amore, qualunque forma esso possa assumere, ogni giorno e in qualsiasi modo; dando da mangiare ad un gatto randagio, mettendo qualche briciola di pane per gli uccelli che cantano nel mio giardino, accarezzando un nipotino e insegnandogli a preparare un dolce… e sorridere insieme quando senti frasi del tipo “ma questo dolce è con la grutine?!”, o quando Aurora, la mia nipotina (che mi ha aiutato con questa ricetta) sorride estasiata perché il burro e lo zucchero frullando, schizzano ovunque.

Vi va di preparare queste gustosissime piccole Sachertorte?

150 gr di burro

130 gr di zucchero

6 uova

160 gr di cioccolato fondente consentito

150 gr di farina Farabella per dolci

100 gr di confettura di albicocche (ho scelto la gelatina di albicocche della zuegg con la meravigliosa scritta senza glutine)

per la copertura:

60 gr di zucchero a velo San Martino

20 gr di burro

2/3 cucchiai di latte

150 gr di cioccolato fondente

Ho preparato tre Sacher torte in stampi circolari da 13.5 cm di diametro ( se non avete tre piccoli stampi, usate una tortiera apribile di circa 26 cm di diametro).

Come prima cosa, mettiamo il burro fuori dal frigo. Lo tagliamo a pezzetti e lo mettiamo in una ciotola.

Ho preso il cioccolato fondente (150 gr), l’ho spezzetato, messo in un tegamino, e fatto sì che si sciogliesse a bagnomaria. Quando sarà sciolto, togliamolo dal fuoco e lasciamolo intiepidire.

Accendiamo il forno a 180 ° C.

Separiamo i tuorli dagli albumi. Montiamo gli albumi a neve ferma e conserviamoli in frigo. Dobbiamo lavorare il burro con lo zucchero fino a renderlo chiaro e spumoso. Io l’ho lavorato con il mixer.

Al composto di burro e zucchero, aggiungiamo i tuorli e continuiamo a sbattere fino a che i tuorli non saranno ben incorporati (10 minuti). Riprendiamo gli albumi montati dal frigo, incorporiamo delicatamente la farina Farabella per dolci (setacciata), con movimenti dal basso verso l’alto.

Non preoccupatevi se si smontano un pò o se la farina non si incorpora bene.  A cucchiaiate inseriamo gli albumi al composto di cioccolato, lavorando con una spatola di legno.  Distribuiamo l’impasto nelle tortierine imburrate ed infarinate, livellando il composto (battiamo tre volte le tortierine sul tavolo per far si che le l’aria fuoriesca; ma non tanto da far smontare gli albumi). Lasciamo cuocere per 30 minuti (con prova stecchino).

Trascorsi questi minuti, togliamole dal forno, lasciamo che si posino per 10 minuti e poi sformiamole. Lasciamole raffreddare e  tagliamole in orizzontale. In un tegamino, ho sciolto la gelatina di albicocche per pochi secondi, quindi ho farcito le tortine con uno strato sottile di gelatina, richiudendo con l’altra metà e spennellato anche la superficie con la gelatina. Prepariamo la copertura spezzettando il cioccolato fondente (150 gr), aggiungiamo il burro, il latte, lo zucchero a velo e sciogliamo il tutto a bagnomaria, mescolando continuamente. Rivestiamo le Sacher con la ghiaccia, stendendola anche sui bordi, facendola poi raffreddare completamente. Decoriamo a piacere e gustiamo dolcemente.SAM_9008

In questa giornata particolare, voglio salutarvi, lasciandovi con una poesia che racchiude quello che per me è il significato più intimo dell’Amore.

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A me è rimasta qualche bolla… 😉
 Orme sulla sabbia
di Margaret Fishback Powers
Questa notte ho fatto un sogno,
ho sognato che ho camminato sulla sabbia
accompagnato dal Signore
e sullo schermo della notte erano proiettati
tutti i giorni della mia vita.
Ho guardato indietro e ho visto che
ad ogni giorno della mia vita,
apparivano due orme sulla sabbia:
una mia e una del Signore.Così sono andato avanti, finché
tutti i miei giorni si esaurirono.Allora mi fermai guardando indietro,
notando che in certi punti
c’era solo un’orma…
Questi posti coincidevano con i giorni
più difficili della mia vita;
i giorni di maggior angustia,
di maggiore paura e di maggior dolore.

Ho domandato, allora:
“Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me
in tutti i giorni della mia vita,
ed io ho accettato di vivere con te,
perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti
più difficili?”.

Ed il Signore rispose:
“Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato
con te e che non ti avrei lasciato solo
neppure per un attimo:

i giorni in cui tu hai visto solo un’orma
sulla sabbia,
sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio”.

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La vostra Monica 🙂

Un pomeriggio alla Toffini Academy con Cristina Basso

Ed eccomi arrivare, in poco meno di un’ora, alla Toffini Academy di Napoli per il tanto atteso evento!

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La Scuola ha ospitato, giovedì 30 gennaio, il corso “Mani in pasta senza glutine” guidato dalla chef Cristina Basso di “Deglutiamo con Cristina“. Durante il corso si è parlato di lievito madre senza glutine e di biga: metodi di lavorazione che aiutano le farine per celiaci a sprigionare tutte le loro potenzialità.

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Il corso “ha sfornato” bontà senza glutine, come il pane nel cestino cotto su pietra refrattaria e gustato con un semplice filo d’olio, in modo da esaltarne il sapore. Un pane che ha emozionato noi partecipanti, tanto da far esclamare qualcuno: “questa sì che è una crosta!”.

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Si è passati, poi, alla formazione dei tozzetti, dopo aver “dato le pieghe” all’impasto che noi stessi abbiamo potuto preparare. Questa volta, però, è stata la mortadella a sposarsi con il sapore intenso degli stessi.

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Per non parlare della pizza, con pomodorini e mozzarella. Una vera goduria apprezzata anche da chi, non celiaco, ha deciso di prendere parte al corso.

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Tra le farine utilizzate, oltre a quelle di mais e di grano saraceno, particolarmente apprezzata è stata quella per pane e pizza Molino Dallagiovanna (con lattosio). Anche grazie a questa farina, i risultati ottenuti, dalle mani inesperte degli intervenuti al corso, sono stati ottimi.

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Ma l’ingrediente che ha esaltato il tutto è stato, senza alcuna ombra di dubbio, la professionalità e la competenza di Cristina Basso, la quale, durante tutta la serata, non ha mai smesso di invogliare i partecipanti a sperimentare e ad impegnarsi per la buona riuscita dei loro lavori, incitandoli a credere sempre nelle loro potenzialità e nella loro passione culinaria. Da grande professionista qual è, ha dispensato consigli e qualche segreto della sua arte, lasciando a bocca aperta (ma non asciutta) i ragazzi che hanno voluto mostrare la loro fiducia a Cristina e alla Toffini Academy.

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Quindi, l’ultima specialità senza glutine preparata, e che ha salutato quella che con il passare delle ore è diventata una vera e propria squadra di chef, sono stati i Bocconcini napoletani, un must della tradizione partenopea…

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Un marchio che nasce nel 2007 per creare cucine di alta qualità caratterizzate da un design unico, innovativo e funzionale“, con queste parole la Toffini Academy si presenta ai suoi visitatori.

La Scuola di Cucina Toffini Academy, che ha ospitato l’evento, è un vero e proprio laboratorio culinario gestito da professionisti del settore.
Qui si incontrano la lunga esperienza di progettazione e realizzazione di cucine di Toffini, l’arte e il metodo di chef di rinomanza nazionale ed internazionale e la passione di chi vuole apprendere nuove tecniche, proprio come è accaduto giovedì scorso con la chef Cristina Basso e che ha permesso a tanti di incontrarsi e condividere esperienze, anche senza glutine ;).

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Le foto sono di “La cucina di NiMo“.

Si ringrazia Molino Dallagiovanna.

Infine, un ringraziamento personale a Cristina per l’opportunità offertami di “impastare” con lei.

La vostra Monica 🙂

Lievito madre

Buon pomeriggio. Il mio Lievito madre….qualche giorno fa è nato.

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Ho seguito la ricetta di Un cuore di farina senza glutine  (cliccando sul link troverete ben descritto tutto il procedimento da seguire)

Ho usato farine del gruppo Farabella, farina di riso e farina di mais. 

Sono molto sottili, quindi ottime per il lievito madre.

Ho preparato una bella pagnotta di pane ( sempre seguendo alla lettera la ricetta di Un cuore di farina senza glutine)

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Ecco l’interno

e poi, con 200 gr di  lievito madre non rinfrescato, 370 gr circa di farina Farmo Fibrepan , metà cucchiaino di sale, 1 cucchiaio di olio, e acqua quanto basta per  ottenere un  impasto omogeneo e morbido…ho preparato delle pizzette (che ho lasciato lievitare per sei ore- 3 ore il panetto intero e altre 3 ore dopo aver formato le pizzette).  Fornetto preriscaldato a 180°C per 5 minuti

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Pizzetta con crema di nocciole
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Pizzetta margherita

La vostra Monica 🙂

 

L’Apicoltura Andreini

Oggi vi presento l’Apicoltura Andreini.  Avete letto il primo numero di “ Più sani più belli senza glutine”? A pagina 27 si parla di tisane. E’ scritto, infatti, che nella grande maggioranza le tisane sono prive di glutine, quindi idonee a noi celiaci. Si scrive “nella maggioranza”, perché  il pericolo di contaminazione è sempre presente. Le proprietà benefiche delle erbe mi hanno sempre affascinata, ed ecco che mi imbatto nel titolare dell’azienda Mario Andreini.

Una persona gentilissima, che mi spiega tutte le attività dell’azienda e  si scusa per non avermi contattato prima, “perché le api lo hanno tenuto un po’ occupato”. Un’azienda, quella del Sig. Andreini, della provincia di Lucca e che, dai primi anni Settanta, produce tisane e miele di ogni specie (acacia, castagno, millefiori, tiglio e melata), tutto senza glutine ovviamente.

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Quanta bontà

La particolarità delle tisane del Signor Andreini sta nell’associarle al miele. Nelle tisane, chiamate appunto  Tisamiel, oltre a tutti i principia attivi della pianta in sè, ritroviamo anche la bontà del miele.

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Ed è proprio il miele, altamente digeribile, che aiuta il nostro organismo ad assimilare tutti i principi attivi della pianta.  Le Tisamiel sono facili da preparare; basta scioglierne un cucchiaino in acqua calda, o una bustina per ottenere una tisana unica, buona ed efficace.

Possiamo trovare i prodotti del Gruppo Andreini nei negozi bio specializzati, oppure consultate il sito http://www.mieleandreini.com/index.php. Ed ora non mi resta che sperimentare tante ricette con il miele Andreini.

La vostra Monica 🙂

Fa che le cose che ami siano il tuo rifugio.


Tempo fa, non ricordo in quale occasione, ho sentito recitare questa frase e da allora è diventato il mio motto.
Quale cosa più bella, se non fare ciò che si ama?
Mi sono avvicinata alla cucina quando mi è stata diagnosticata la celiachia, un’intolleranza permanente al glutine di grano. Ma niente paura, solo un po’ di spaesamento iniziale e l’adolescente che ero accettò la sfida, ovvio non senza momenti di sconforto, ma sono sempre riuscita ad andare avanti, innamorandomi sempre più della cucina e delle sensazioni che la preparazione di un dolce poteva regalarmi. Mi lascio inebriare ogni volta  dal profumo delle spezie che si diffonde tra le mura della mia cucina, continuo ad amalgamare gli ingredienti uno alla volta, con estrema cura e mi ritrovo tra le braccia calde e accoglienti dell’amore per ciò che sto creando.

Era da tempo ormai che pensavo di creare questo Blog, ma non l’ho mai fatto veramente. Ora però è arrivato il momento, vi presenterò le mie creazioni passo dopo passo. Avete bisogno di un consiglio? Sono pronta ad aiutarvi e ad accettare consigli utili per migliorare.

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